Riprendere gli allenamenti dopo il lungo periodo di quarantena è molto importante per la nostra salute.
Ma cercare di rimediare ai kg di troppo in maniera frettolosa e non seria può essere pericoloso per il nostro benessere.
Ecco perché abbiamo deciso di aiutarti in questo percorso: scopri come riattivarsi dopo la quarantena in 3 semplici mosse
Riattivare la struttura muscolare
La prima cosa da tenere in considerazione è la differenza tra l’attività aerobica e il lavoro sui muscoli.
Dopo questo lungo periodo di stop, è importante non solo ad esempio riprendere a passeggiare o a correre perché queste non sono attività che vanno a risvegliare il muscolo: è vero vengono bruciate delle calorie, ma per aumentare la massa muscolare occorre innanzitutto allenarsi con pesi o fasce elastiche, anche con esercizi a corpo libero.
Ripartire con cautela
Prima di ripartire con l’ultimo schema di allenamento pre-quarantena, che magari prevedeva 3-4 sessioni di allenamento a settimana, bisogna dare il giusto tempo al corpo per rafforzarsi.
Si può iniziare anche con 2 allenamenti a settimana, rispettando i tempi di riposo e di ripresa, per poi integrare piano piano ulteriori giorni di workout.
Questo discorso vale ancora di più per le donne che tendono ad accumulare più ritenzione idrica degli uomini ed hanno quindi ancora più bisogno dei tempi di recupero per permettere al corpo di riparare le cellule dei muscoli.
Scopri prima il tuo fabbisogno
Un aspetto fondamentale da tenere in considerazione prima di dare inizio qualsiasi percorso di allenamento è il fabbisogno energetico.
È evidente infatti che ognuno di noi, in base alle proprie abitudini e al lavoro, consuma una quantità specifica di calorie durante la giornata e sarebbe folle non tenerne conto.
Solo una conoscenza preliminare e specifica del proprio fabbisogno, unito ad una analisi delle proprie abitudini alimentari, può consentirti di elaborare un piano di allenamenti super specifico che ti consente di ottenere risultati migliori garantendoti il massimo del benessere psico-fisico.
Attraverso il monitoraggio delle attività motorie quotidiane e del cibo che mangiamo, si può subito capire se ci troviamo in un regime ipocalorico o ipercalorico e modificare il nostro comportamento di conseguenza.
In molti durante i mesi scorsi hanno mantenuto lo stesso regime alimentare, pur facendo molta meno attività fisica e questo li ha probabilmente portati verso un regime ipercalorico.
Se ti riconosci in questa descrizione, un consiglio che possiamo darti è quello di ribilanciare il rapporto tra attività fisica e alimentazione sfruttando le belle giornate e compiendo 10.000 passi al giorno (circa 6 km a piedi).
Ovviamente questo è un consiglio generico: come dicevamo poco fa, per sapere esattamente cosa è giusto fare, occorre scoprire il fabbisogno energetico personale.
Per raggiungere prima questo obiettivo, noi ti consigliamo una visita Bioimpedenziometrica.