Come invecchiare bene? Con il giusto apporto di calorie.
Nell’articolo precedente abbiamo messo in luce le criticità di una scelta alimentare basata esclusivamente sulle calorie.
Dobbiamo allora escluderle totalmente come parametro nella scelta di una dieta? No!
Le calorie infatti diventano importanti soprattutto quando si parla di come invecchiare bene. Sempre più studi scientifici confermano che una dieta ipocalorica è un fattore importante per vivere una vita più lunga. Ciò che bisogna fare in realtà non è semplicemente aggiungere anni alla vita, ma dare vita agli anni.
Il segreto per prolungare la giovinezza sta proprio qui: mangiare meno, mangiare meglio. È solo dal 1930 che si conosce il fenomeno della restrizione calorica, quel processo che riduce l’incidenza e lo sviluppo di patologie legate alla vecchiaia (come le malattie neurodegenerative e cardiovascolari), migliorando la qualità della vita e il declino cerebrale causato dall’invecchiamento.
Una ulteriore conferma dei benefici della restrizione calorica proviene dal Giappone: sono molti gli abitanti dell’isola di Okinawa che superano i 100 anni di età e per questo sono stati presi come oggetto di studio per quanto riguarda l’alimentazione e lo stile di vita.
I risultati furono sorprendenti: scopriamoli insieme!
Una popolazione di centenari senza malattie
La popolazione di Okinawa oltre ad essere longeva, presenta una minima percentuale di malattie cardiache e di tumori e praticamente non conosce l’obesità. Nel 1978 degli studiosi hanno calcolato che rispetto alla media di Giapponesi, gli abitanti di Okinawa assumevano circa il 20% di calorie in meno dimostrando un’intake energetico pari all’80%. Questa scoperta ha portato gli studiosi a voler approfondire lo stile di vita e le abitudini nutrizionali di questa fortunata isola Giapponese.
Ciò che è emerso è che, oltre ad assumere meno calorie, la loro alimentazione era ricca di:
- proteine magre come il pesce e la soia
- Omega-3 a catena lunga
- polifenoli da verdure a foglia verde
- una patata dolce tipica di quest’isola povera d’amido e ricca in sostanze antiossidanti.
Un’altra buona abitudine degli abitanti di Okinawa riguarda l’orario di assunzione dei cibi: grazie alla cena svolta con molto anticipo rispetto al sonno, essi godevano dei benefici di un digiuno notturno prolungato. Ma quali sono esattamente questi benefici?
Perché ridurre l’apporto calorico ha effetti fisiologici positivi
Assumere meno calorie durante la giornata attiva una serie di processi che migliorano lo stato di salute dell’organismo come:
- un abbassamento del livello di insulina nel sangue
- una importante riduzione della massa adiposa
- un abbassamento della temperatura corporea
- un abbassamento della pressione diastolica e sistolica.
Il motivo di questi effetti positivi è dato dal fatto che la restrizione calorica attiva l’espressione dei cosìddetti “geni parsimoniosi”, in grado di aumentare la produzione energetica delle cellule in momenti di scarsità di cibo. Il corpo, quindi, genera più vitalità pur assumendo minor quantità di cibo.
Tra gli aspetti più importanti da considerare su come invecchiare bene c’è proprio la diminuzione della massa grassa, causa di moltissime malattie e problemi di salute. Il grasso in eccesso favorisce la secrezione di fattori tumorali che influenzano negativamente anche l’invecchiamento e le malattie ad esso correlate. Per questo motivo per mantenersi giovani uno dei segreti è seguire una dieta ipocalorica.
Restrizione calorica e polifenoli: il segreto per mantenersi giovani
Se fin’ora abbiamo sostenuto l’importanza della restrizione calorica, adesso possiamo approfondire anche quali sono i cibi migliori da abbinare ad una dieta ipocalorica per scoprire come invecchiare bene.
Il principio è che se consideriamo l’invecchiamento come l’effetto di una diminuzione dell’efficenza metabolica e dell’infiammazione cellulare, possiamo affermare che per mantenersi giovani oltre a seguire un percorso di restrizione calorica (che migliora l’efficenza metabolica) bisogna assumere cibi che diminuiscano le probabilità di infiammazione cellulare. Tra questi bisogna scegliere i cibi che posseggano una buona quantità di polifenoli.
Essi si trovano in grandi quantità tra verdura, radici, frutta e fave di cacao: il loro potere è stato scoperto nel 1955 e ad oggi sappiamo che sono coinvolti nella sintesi di enzimi antiossidanti e nell’attivazione dei geni anti-invecchiamento, oltre ad influire sui percorsi antinfiammatori. I polifenoli contribuiscono anche ad avere un intestino sano, dimostrandosi dei veri e propri garanti della salute e della longevità.
Una dieta ipocalorica e ricca di polifenoli è fondamentale per rallentare il processo d’invecchiamento dell’organismo.
Questa accoppiata garantisce vitalità ed energia non solo al corpo ma anche alla mente: non solo potrà contribuire ad aumentare gli anni di vita ma, soprattutto, a dare nuova vita ai vostri anni.